STIMOLAZIONE DEI PUNTI TRIGGER come "DISINNESCARE il GRILLETTO" dei nostri DOLORI ad ISEO e BRESCIA
Sono la dottoressa LILIA SEPE, medico-chirurgo specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva, Algologia, Agopuntura e Tecniche Complementari.
Il mio campo di specializzazione - la Terapia del Dolore ( o Algologia) - verte primariamente sullo studio e sulla risoluzione delle cause e dei fattori scatenanti i dolori e le sindromi correlate.
Ricevo nel mio studio ad ISEO e a BRESCIA (presso Fondazione Poliambulanza).
Per la mia attività di Algologa mi avvalgo anche della STIMOLAZIONE DEI PUNTI TRIGGER.
La STIMOLAZIONE dei PUNTI TRIGGER è una tecnica di terapia manuale utilizzata per alleviare dolori muscolari, tensioni, migliorare la funzionalità muscolo-scheletrica e non solo.
Una fase molto importante della procedura è proprio la valutazione iniziale del paziente e del caso, in cui si raccolgono informazioni sul tipo di dolore in esame, la localizzazione, l'intensità, le attività che possono aver contribuito al problema, le terapie già eseguite, le risposte alle stesse, le terapie in atto e così via.
Sulla scorta dei dati a disposizione, si valutano attentamente i gruppi muscolari o le regioni coinvolte nel disturbo per identificare appunto i punti trigger, che corrispondono ad aree tese e dolorose che possono irradiare dolori anche in altre parti del corpo.
Per questo tipo di terapie fornisco sempre al paziente un massimo confort ambientale. E' importante sia la partecipazione, sia al contempo un atteggiamento rilassato del paziente.
In base ai casi la posizione assunta potrà essere seduta, supina o prona.
La preparazione prevede delle tecniche di massaggio leggero e riscaldamento muscolare per preparare le fibre muscolari alla vera e propria stimolazione.
Quando reputo il paziente pronto, applico con una certa tecnica una pressione diretta e costante sui PUNTI TRIGGER identificati avvalendomi non solo di mani, ma anche di device studiati per lo scopo.
La manipolazione può variare da leggera ad intensa, a seconda della tolleranza del paziente e della risposta del tessuto muscolare.
La pressione stessa viene mantenuta per 10-60 secondi o finché non si avverte un rilascio del muscolo. Dopo la stimolazione lascio gradualmente al muscolo di rilassarsi.
Dopo una seduta sono raccomandati e consigliati ai pazienti esercizi di stretching specifici per allungare i muscoli trattati, prevenendo così la formazione di nuovi punti trigger. Altrettanto importante è l'idratazione post-procedurale che consiglio di seguire secondo modalità dettate durante l'incontro. Alla fine della seduta, alla luce di quanto si evince e della risposta, si spiega al paziente come evitare l'innesco di ulteriori tensioni muscolari spiegando per ogni caso specifico la postura più adotta, le tecniche di rilassamento e la regolarità degli esercizi da seguire.
Si riporta a titolo di esempio un elenco solo di alcune delle condizioni patologiche che possono essere trattate con la STIMOLAZIONE DEI PUNTI TRIGGER:
Cefalee muscolo-tensive Dolore cervicale Sindrome da dolore miofasciale Epicondilite laterale (gomito del tennista) Tendinite della cuffia dei rotatori Dolore lombare Dolore all'anca Sindrome del piriforme Sindrome della banda ileotibiale Sindrome del tunnel carpale Fascite plantare Dolore alla spalla (sindrome da impingement) Dolore al ginocchio (patello-femorale) Sindrome da stress tibiale mediale (shin splints) Dismenorrea (dolori mestruali) Dolore temporomandibolare Etc.
Se vuoi ulteriori approfondimenti sulla STIMOLAZIONE DEI PUNTI TRIGGER segui il link in fondo alla pagina.
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