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DOLORI CRANICI

MEDICINA DEL DOLORE > TIPI DI DOLORE > IL DOLORE LOCALIZZATO
LE CEFALEE ( o DOLORI CRANICI)


Le cefalee ( o dolori cranici)  sono tra i sintomi più comuni riscontrati nella pratica clinica e possono derivare da una vasta gamma di cause. Le cefalee possono essere classificate come primarie, dove il dolore è la condizione principale, o secondarie, dove il dolore è un sintomo di un'altra patologia. La diagnosi accurata è essenziale per distinguere tra le diverse tipologie e per determinare il trattamento appropriato. Diamo uno sguardo alle cause dei dolori cranici e delle metodologie diagnostiche, supportato da riferimenti scientifici.

CAUSE DEI DOLORI CRANICI

Cefalee Primarie

Emicrania
L'emicrania è un disturbo neurologico cronico caratterizzato da episodi di cefalea intensa, spesso unilaterale, accompagnata da nausea, vomito, fotofobia e fonofobia. Gli attacchi possono durare da 4 a 72 ore. Gli studi indicano che i fattori genetici, insieme a fattori ambientali e ormonali, giocano un ruolo significativo nell'emergere di questa condizione .

Cefalea Tensiva
La cefalea tensiva è il tipo più comune di cefalea primaria. Si manifesta come una sensazione di pressione o tensione bilaterale, spesso descritta come una "fascia stretta" intorno alla testa. È frequentemente associata a stress, ansia e postura scorretta. La patofisiologia non è completamente compresa, ma si ritiene che coinvolga la sensibilizzazione centrale e la tensione muscolare .

Cefalea a Grappolo
La cefalea a grappolo è una forma rara ma estremamente dolorosa di cefalea primaria. È caratterizzata da attacchi di dolore severo e unilaterale, localizzato attorno all'occhio o alla tempia, accompagnato da sintomi autonomici come lacrimazione, rinorrea, e miosi. Gli attacchi si verificano in serie (o grappoli) che possono durare settimane o mesi .

Cefalee Secondarie

Cefalea da Sinusite
La sinusite acuta o cronica può causare una cefalea secondaria, spesso localizzata nella regione frontale o periorbitale. Il dolore è tipicamente aggravato dalla flessione in avanti della testa e può essere associato a congestione nasale e secrezioni purulente .

Cefalea da Ipertensione Intracranica
L'ipertensione intracranica, che può derivare da tumori cerebrali, idrocefalo o trombosi venosa cerebrale, provoca una cefalea diffusa e persistente, che spesso si aggrava al mattino o con lo sforzo. Può essere accompagnata da sintomi come nausea, vomito, papilledema, e visione offuscata .

Cefalea Cervicogenica
Questa cefalea origina da patologie della colonna cervicale superiore, come l'artrosi cervicale o la spondilosi. Il dolore, tipicamente unilaterale, si irradia dalla regione occipitale fino alla fronte, ed è spesso accompagnato da rigidità del collo e limitazione della mobilità cervicale .

Cefalea Post-Traumatica
Una cefalea che si manifesta dopo un trauma cranico, anche di lieve entità, è definita cefalea post-traumatica. Può persistere per settimane o mesi dopo l'evento e spesso è accompagnata da sintomi come vertigini, disturbi della concentrazione, e affaticamento .

Altre Cause

Nevralgia del Trigemino
La nevralgia del trigemino è una condizione neurologica che provoca un dolore lancinante e intenso, spesso descritto come scosse elettriche, che colpisce una o più branche del nervo trigemino. Gli episodi sono di breve durata ma possono essere estremamente debilitanti .

Arterite Temporale (Arterite a Cellule Giganti)
Questa è una vasculite che colpisce principalmente le arterie temporali. È più comune negli anziani e può provocare una cefalea severa localizzata nella regione temporale, spesso accompagnata da dolore alla masticazione (claudicatio mandibolare), affaticamento, febbre, e, se non trattata, può portare a cecità .

LA DIAGNOSI DEI DOLORI CRANICI

Anamnesi Completa
La raccolta di un'anamnesi dettagliata è cruciale per identificare il tipo di cefalea e per escludere condizioni secondarie gravi. Le domande devono includere l'insorgenza del dolore, la durata, la localizzazione, la qualità del dolore, i fattori scatenanti, e i sintomi associati come nausea, vomito, o disturbi visivi .

Esame Fisico e Neurologico
Un esame fisico e neurologico approfondito è essenziale per valutare segni di patologie sottostanti. La palpazione della testa e del collo può aiutare a identificare segni di infiammazione o tensione muscolare. Un esame del fondo oculare è cruciale per escludere papilledema, segno di ipertensione intracranica .

Esami di Laboratorio
Emocromo Completo e VES/CRP: Utilizzati per rilevare segni di infezione o infiammazione, essenziali per la diagnosi di arterite temporale.
Test della Funzione Tiroidea: Per escludere disfunzioni tiroidee che possono contribuire alla cefalea .

Imaging Diagnostico
Risonanza Magnetica (MRI): Indispensabile per escludere lesioni strutturali come tumori cerebrali, malformazioni vascolari o emorragie intracraniche. L'MRI è preferibile alla TC in molti casi grazie alla sua maggiore risoluzione delle strutture cerebrali.
Tomografia Computerizzata (CT): Indicata in situazioni di emergenza, come sospetta emorragia subaracnoidea o trauma cranico recente .

Puntura Lombare
Una puntura lombare è indicata in caso di sospetta meningite, emorragia subaracnoidea, o ipertensione intracranica idiopatica. La misurazione della pressione del liquido cerebrospinale e l'analisi del liquido sono cruciali per la diagnosi .

Test Neurofisiologici
Elettroencefalogramma (EEG): Usato per escludere l'epilessia o altre condizioni neurologiche che possono presentarsi con cefalea, sebbene non sia comunemente usato per la diagnosi delle cefalee primarie .

TERAPIA DEI DOLORI CRANICI
I dolori cranici rappresentano una categoria complessa di sintomi con una vasta gamma di potenziali cause. Un approccio diagnostico accurato e multidisciplinare è essenziale per determinare la causa sottostante e per fornire un trattamento efficace.
Alcuni esempi di approcci terapeutici sono ad esempio quelli a seguire:
Emicrania: Il trattamento dell'emicrania può includere farmaci specifici come i triptani, i FANS per il dolore acuto e farmaci preventivi come i beta-bloccanti, antidepressivi triciclici, o anticonvulsivanti per ridurre la frequenza degli attacchi .
Cefalea Tensiva: La gestione prevede l'uso di analgesici semplici come il paracetamolo o i FANS, insieme a tecniche di rilassamento, esercizi di stretching e gestione dello stress. Nei casi cronici, gli antidepressivi triciclici possono essere utili .
Cefalea a Grappolo: Il trattamento acuto include ossigenoterapia al 100% e triptani iniettivi. La terapia preventiva può includere verapamil, steroidi o, in casi refrattari, interventi chirurgici .
Nevralgia del Trigemino: Trattamento di prima linea con anticonvulsivanti come la carbamazepina. Nei casi refrattari, opzioni chirurgiche come la decompressione microvascolare o la radiochirurgia stereotassica possono essere considerate .


Riferimenti
1. Goadsby, P. J., et al. (2017). "Pathophysiology of Migraine: A disorder of sensory processing." Physiological Reviews, 97(2), 553-622.
2. Olesen, J., et al. (2018). "The International Classification of Headache Disorders, 3rd edition (ICHD-3)." Cephalalgia, 38(1), 1-211.
3. Dodick, D. W. (2018). "A Phase-by-Phase Review of the Migraine Pathophysiology." Headache: The Journal of Head and Face Pain, 58(4), 550-572.
4. May, A., & Burstein, R. (2019). "Hypothalamic regulation of the circadian rhythm and sleep: A potential link to cluster headache." Headache, 59(5), 979-982.
5. Headache Classification Committee of the International Headache Society (IHS). (2018). "The International Classification of Headache Disorders, 3rd edition." Cephalalgia, 38(1), 1-211.

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